lunedì, settembre 01, 2008

...e continua il diario degli allievi

19.08.08 CARMELO: primo pomeriggio SE NON SARO' ATTORE SARO' SABBIA. Parli ora o taccia per sempre. Io parlo eccome! Oggi ho deciso: voglio fare l'attore. Non sono bravo con le formalizzazioni ma se prima ero amante ora c'è lo spudorato bisogno di essere comandante! Oggi la sabbia mi ha portato in eremo, ho toccato il sole. Ero sole, ero pianta, ero rossore, ero sudore, ero cielo, ero sale, ero tutto. Allora eccolo il mio haiku: LA MIA CAPANNA IN PRIMAVERA E' VERO NON V'E' NIENTE DENTRO V'E' TUTTO. Sono arrivato a una soluzione: la mia capanna. Perché capanna e non casa? Perché capanna? Perché la capanna è semplice, lineare; anatomicamente umana: una struttura portante e un ammasso di cose in più. La primavera è la rinascita, l'uomo pieno del suo in più ne cerca altro, quando? In primavera, quando dappertutto nasce qualcosa... dappertutto tranne che su la sabbia. Tutto questo non perché la sabbia è arida ma perché la sabbia ha già tutto. Ha tutto ma non è tutto. È vero, lo ammetto ho bisogno di sabbia. Lei ha già tutto ma il tutto non si riceve perché il tutto si diventa. Ma per diventare tutto ho bisogno di sperimentare niente. No il niente ma niente. Sperimentare niente. Essere niente per sentirmi tutto. È vero, la mia capanna in primavera non ha niente...dentro. Ecco, io sto fuori. Io sto con la sabbia. Io sono tutto. E fa una paura bestiale perché non è finzione. LA MIA CAPANNA IN PRIMAVERA È VERO NON V'È NIENTE DENTRO V'È TUTTO. Ho lavorato bene. Magari la capanna è solo una capanna ma oggi non m'importa. Non ho bisogno che m'importi! Ho lavorato bene e non posso non sentirmi tutto! Forza ! All'opera ! Ho appena cominciato. Oggi dopo quasi 18 anni ho capito cos'è un granello di sabbia. E m'accorgo che non basta una vita, almeno a me non basta! Ma se è vero che, il citato Liga non ha sempre sparato “mincibuccate”, è vero, giustamente, che “si deve andare a fare posto”! Fine giornata: dalla quarantena al vaccino (equilibrio e contrasto) haiku dei poveri...dei poveri attori: LA STRADA AL TRAMONTO - SONO CEMENTO - C'E' CALDO C'E' L'OMBRA - E' APPENA L'ALBA. NB. Voglio l'eredità – mi sento alieno – mio figlio... - non fare zanzarate! 5 giorni nel getsemani! Baciobaciobaciobacio – è nato! Fiocco nero. Finale: ieri cercavo il voto. Avevo fatto bene. Ho bisogno del voto. Del voto di castità. PROMETTO DI TENERE ILLESA LA MIA DIGNITA' UMANA PER NON PERDERE MAI LA MIA LIBERTA' TEATRALE. ALESSIO: Sono un misto tra Jeckyll e Hyde? Cosa è di me Jeckyll? Cosa è Hyde? So che questo è utile per sbloccarsi ma se la mia creatività è bloccata come posso capire “Costa”? Come posso capire a fondo un personaggio? Se il mio limite sono io, come posso annullarmi? Perché non è così immediato? Avrei voglia di imprecare... fatemi urlare! Voglio urlare... Non voglio finire lo stage e non aver concluso nulla, ma non voglio che questa cosa mi abbatta... Certo se ci fosse qualcosa che mi riesca... magari sarebbe più spronante! Non mi piace ciò che sento e non mi piace come mi sento. 20.08.08 CARMELO: nel bel mezzo di una gelida arena. Ho pensato molto e sono arrivato a una conclusione: devo smettere di bere. Non che adesso sia un alcolizzato ma proprio nemmeno un goccio. Avrò bisogno di un fegato integro. Molti si sono arresi, in un modo o nell'altro hanno mollato ( e visti i risultati nel senso secretologico del termine) bene, io non sono molti. Io sarò ATTORE. A proposito del titolo invece: nel bel mezzo di un gelido inverno ha messo in luce quello che poi è uno dei temi molto ricorrenti in questi giorni: la scelta: Proseguire con l'anima e mettere quindi in conto la sofferenza, sperando che lasceremo una traccia indelebile e seria con gli altri o proseguire col portafogli sperando che passi la traccia seria che altri hanno lasciato su di noi! Fossi stato io il regista amletico? Avrei abbandonato la mia scena? Sarei salito su quell'aereo? Nel caso specifico del film no. Però una cosa la penso: salire sull'aereo significa abbandonare in qualche modo perdere la scommessa. Altre chiave di lettura? Fare soldi, salire sull'aereo con e per il teatro; attenzione! Non significa scappare... è un po' fare robin hood! È un equilibrio, molto molto vicino al compromesso. Ma se il fegato non ha cirrosi o metastasi, si arriva realmente in alto. Non riesco a trovare un motivo per cui dovrei fare l'attore, per cui farò l'attore, ma riesco a trovarne un miliardo per cui dovrei smettere. Arriva un momento in cui puoi fare quel passo in avanti e vivere per sempre o voltarti e andare indietro morendo nella vita. Potrei indietreggiare ma c'è un problema: mi piace troppo l'arena! VALERIA: (Partenza ore 01.19 - intervallo in parte passato tra le braccia di morfeo - altro intervallo colazione più due capatine in bagno grazie ai miracolosi lassativi della sister magister alias anna caruso... arrivo, cioè fine delle mie riflessioni sulla giornata : ore 11.00 cioè l'indomani.) ...e finalmente stamattina 20.8 arrivammo al 2 step del metodo linklater...! l'ultimo passaggio richiesto dall'esercizio, cioè la riattivazione della respirazione primordiale pensavo potesse spiazzarmi (dato che io l'avevo già perduta): infatti duranti gli anni di studio di recitazione ma anche di canto, ho appreso che l'unico modo per poter immagazzinare e mantenere più aria nel corpo è respirare con il diaframma. Eppur Link (ormai la chiamo così dato che è diventata invisibile e onnipresente compagna di questa avventura) è riuscita a mettere in discussione le mie conoscenze: infatti anche con questo esercizio mi sono sentita libera da quella che ormai dopo anni è diventata una consuetudine ma inizialmente è stata una violenza: la respirazione diaframmatica, appunto. Respirando come suggerisce l'amica Link, invece (sempre attraverso la voce guida del Grande Guru – Maestro – Caruso) ascoltando il mio corpo (cioè percependo quando e se esigeva immettere o espellere aria) tutto avveniva naturalmente e in maniera “infantile”... senza forzature, senza reprimere (istinto dettato dal bisogno e senza tanti complimenti!...proprio come una bambina! Insomma non galleggio più nel mio liquido amniotico: sono già stata partorita e sto crescendo (un po' insolente e capricciosa, come ogni bambino nella prima infanzia che si rispetti... Nel pomeriggio, dopo l'abituale riscaldamento Link (ormai sempre più completo), diventando pianta da spiaggia, ho lasciato dominare tutti i miei movimenti dal vento (e che vento...!) non esercitando più alcun potere sul mio corpo, il mio busto penzolava guidato o meglio trascinato dal vento. Già, proprio io! La tora che non si piega e non si spezza! Infine il maestro ha fatto interagire me e i miei compagni di viaggio quali granelli di sabbia, relazionandoci col linguaggio appreso fino a quel momento individualmente, e quindi assecondando ognuno il proprio ritmo di risposta nella comunicazione con l'altro. Ah! la conclusione la STRA-STRA-CONOSCETE Già!!! ALESSIO: GIÙ DAL LETTO. Oggi mi sono svegliato in compagnia di una strana sensazione di incompiutezza. Odio quando mi succede. Crea in me negatività. Assurdo... io che voglio positività. Ok. Concentrazione... prendiamoci 10 secondi di pausa inspiraaa...ed.... espiraaa. Meglio. Ci voleva. Chissà cosa faremo stamane...Beh, ormai ho capito che lo stage si basa sulla totale spontaneità dell'attore, sulla ricerca dell'istinto primordiale. Chissà quanto tempo ci vorrà perché anch'io possa agire e non solo pensare. Credo proprio che la mia grande facoltà di raziocinio si sia rivelata un arma a doppio taglio. Mi sento come un nuotatore che deve tuffarsi in acqua al momento di una gara. E lì, in batteria, sa di essere bravo, tutti lo danno per favorito...si piega, le ginocchia piegate, la schiena verso il basso... solo che al momento del fischio di inizio incomincia a tastare l'acqua con le dita dei piedi come un anziano che paura dell'acqua fredda. Mattina in spiaggia: ancora niente. Non capisco cosa sfugge. Proverò a farlo da solo per cercare di ottenere risultati. IPERURANIO L'ho provato...Si, finalmente l'ho provato. Ho percepito il mio spirito. Ero un quadro di Van Gogh, ero il suo cielo stellato, ero l'urlo di Munch, il tramonto di Monet. Ero la forza del Mosè, ero io, ero tutto, ero in tutto; ero il divenire delle stagioni, lo scorrere del tempo, l'infinito universo e il moto dei pianeti; ero il Sole, ero energia, ero tranquillità, ero pace, ero protezione ero il ventre di mia madre ero amore ero egoismo...ero generosità. Il mondo mi dava e io ricevevo, mi parlava ed io ascoltavo. L'ho provato, si l'ho provato . Ho liberato il mio spirito e fatto vibrare il mio essere . Ho trovato il mio niente e nel mio niente ho trovato il mio tutto. Ora so cosa vuol dire il mio haiku. So cosa ci fanno un uomo e una mosca in un grande soggiorno: cercano un attimo di pace. VOLA ALTISSIMO IL PENSIERO CADE ONDEGGIANDO UNA PIUMA SI POSA LEGGERA SU UN MARE AGITATO P.S : E finalmente mi sono drogato anch'io.

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