sabato, agosto 30, 2008

diario degli allievi...

CARMELO: 18.08.08 - fine giornata Molto meno rdm (recitazione di m...) La magica sensazione di trovarsi sempre di continuo, a contatto con la scoperta. Non è facile, non è finto né stucchevole. Tanta...tanta altercità. Un immenso bruciore sopra lo stomaco. La consapevolezza nel dire: avevo ragione. Domande dubbi perplessità ? Di continuo. E francamente nemmeno tutta sta gran voglia di risposte. Il contatto. Inesauribile. E per oggi basta. ps. Domani tremerò ancora? ps.2 Andrà bene, benissimo. SONO A CASA. Il mutevole abitante del mio udito involucro sta bene. Buonanotte. Ah, vero! Da 0 a 10? Suppongo un 9 ! Siamo ancora alla sufficienza. ALESSIO: IN TRE VERSO UN PARADISO NASCOSTO. È la prima volta che partecipo ad uno stage teatrale. La possibilità di mettermi a confronto con ragazzi spinti anche loro dal bisogno di fare teatro mi affascina. Non mi aspettavo in assoluta sincerità di essere un numero così esiguo di partecipanti: tre. Non è un numero che ti aspetti di trovare ad uno stage; sembra più di stare in famiglia e la cosa non mi dispiace affatto, se si considera poi che hai molto più tempo per lavorare su te stesso assieme all'insegnante . Il posto poi è meraviglioso; c'è tutto quello che si può desiderare, sole...mare e...una buona dose di tranquillità. Immagino noi tre verso un paradiso nascosto guidati da una mappa immaginaria: la nostra sete di teatro. Abbiamo appena respirato l'odore di salsedine le nostro mare e l'aria tutta ne ha già contaminato i polmoni e ora è un vizio che non puoi smettere. Sulle tracce dell'attore: ovvero conosci te stesso, ed il primo passo è stato il nostro scheletro (metaforicamente) . Abbiamo svolto un esercizio di concentrazione ed immaginazione. Si basava sul voler stimolare unicamente singole parti del nostro corpo, cercando di non disperdere energia ma focalizzando la nostra concentrazione su unici movimenti ben precisi che il corpo muscolarmente non è più portato a compiere. Sarà un esercizio che ripeteremo più volte oltre l'uso dell'immaginazione. Il lavoro è appena cominciato e c'è già, chi esausto dorme sull'amaca.
VALERIA:
...CHE FIGATA! ore 00,44 Il pomeriggio del 18 è cominciato in spiaggia, abbandonandoci - guidati dal maestro - al primo esercizio del metodo Linklater. E per la prima volta ho avuto la totale percezione ed il pieno controllo del mio corpo, paradossalmente rilassato! Credo di aver praticamente testato il tanto predicato concetto della (in questo caso sostenibilissima) leggerezza dell'essere! O può darsi che non fosse la prima volta: perché ho avuto la sensazione di fluttuare nell'aria come un feto nel suo liquido amniotico. Ma tutto avveniva con l'assoluto potere della gestione dei miei movimenti! Forse perché anch'io come il bambino nella pancia mi sentivo protetto... nel mio habitat – nel mio caso il mare - .... che figata!!!

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