mercoledì, ottobre 11, 2006

LUOGHI COMUNI

Segue la prima parte di un monologo piuttosto datato... Ho ritoccato alcuni dati che altrimenti sarebbero apparsi anacronistici. La scrittura ha sapore di autore novizio ma non manca di essere attuale. Soprattutto per ciò che non dice... (Estratto dallo spettacolo andato in scena nel 1993) ...Luogo comune è farsi vedere interessati alle cose del mondo o semplicemente farsi vedere – ovunque e qualunque sia il luogo. Le mitiche conferenze organizzate in provincia. Anche quelle organizzate in città non scherzano – l’Italia è, in fondo, un enorme provincia. Una conferenza, un'incontro culturale in genere fatto in un paese di provincia è qualcosa di importante, dì atteso. Dopo giornate passate nella noia... Si sparge la voce.: il giorno tal dei tali, in luogo tal dei tali, alle ore tal dei tali… ci sarà una conferenza. Si discetterà della vita sessuale dei lepidotteri. “…Azzo, come si fa a mancare!” Eccoli là: tutti presenti. C'è il professore ... anzi ci sono molti professori...anzi ci sono tutti i professori del paese. Gli uomini di cultura non possono mancare. Sei un professore ? Allora devi per forza prendere parte alla conferenza sulla vita sessuale dei lepidotteri, poco importa se sei solo un' onesto insegnante di matematica che non ha niente a che fare con la vita sessuale dei lepidotteri. A malapena conosci la tua di vita sessuale ... Non vuoi venire alla conferenza ? Niente paura...Ti pagano pure, ti pagano per esserci. Altrimenti c'è pure il ricatto: Guarda che ti abbiamo visto alla conferenza, del mese scorso dal titolo "Dove vanno a finire i rifiuti organici?" Se non collabori lo facciamo sapere alla tua famiglia.. Il poveraccio alla fine è gioco forza costretto a cedere. La sala è piena di professori...! Poi ci sono tre o quattro, anzi cinque o sei onorevoli assessori, politicazzi e mezze maniche locali. Mi spiego meglio: ci sono "tutti" gli uomini che compongono il panorama politico del paese. Sindaco, vicesindaco, tutta la giunta comunale, i consiglieri, quelli che lo saranno nella prossima...il futuro sindaco (c'è sempre un futuro sindaco), i segretari comunali, i messi, gli attacchini ecc. ecc. E gli onorevoli dove li mettiamo ? Ci sono gli onorevoli. Che in realtà non sono tali. Ed anche qui mi spiego. Nel lontano 1950 sei stato per sbaglio onorevole ( lo so che non ci hai messo niente di tuo per esserlo ) ...Bene, sino al giudizio universale tu sarai onorevole. Almeno in queste occasioni. Ci sono anche quelli che non lo sono mai stati ma che avrebbero voluto esserlo. Niente paura li chiamiamo onorevoli lo stesso; può essere di buon augurio per loro. Ma se ha ottantanni ? Embè, finché c'è vita ... E se questi "onorevoli" non vogliono venire? Vengono vengono. Anche con le stampelle ma vengono. Con somma gioia dei lepidotteri che mai e poi mai avrebbero pensato che le loro zozzerie destassero tanto interesse. Il rimanente pubblico è suddiviso in categorie: Categoria A: persone che si sono perse. Loro pensavano di andare alla conferenza sul "valore della pizza quattro stagioni" che si teneva nel 1'auditorium vicino alla chiesa ... ma si sono persi e si trovano ora là. Opportunamente bloccati dagli inservienti dell'organizzazione. Peggio per loro. Categoria B: anziani, senza più freni inibitori, freni alla vescica, freni in genere, che hanno capito che lì si parla di cose porcelle e quindi ... Poco importa che si tratti di lepidotteri, importante è che dopo la relazione ci siano le diapositive a colori esplicative. Categoria C: casalinghe frustrate che non hanno una cippa da fare tutto il santo giorno e che quindi si tuffano nell'impegno sociale. Ci sono delle vere e proprie competizioni con graduatorie e punteggi. Conoscevo una di queste che aveva totalizzato in un mese venti presenze ad incontri, dibattiti, conferenze e similia. Poi ci sono i personaggi mito. Il presentatore e l'attore. Non mancano mai in queste occasioni; sono il sale, loro. Il primo ha l'ingrato compito di trattenere il pubblico presente. Questi presentatori di provincia il più delle volte hanno un glorioso passato nelle feste e nelle sagre paesane, per cui li troviamo estremamente esuberanti nell’incitare il pubblico con frasi del tipo: Ed ora signore e signori il noto professoreee Tal dei Taliiii ci parlerààà della cimice vulgarissss... Signori un bel 1'applausooo!!! Con somma gioia della cimice vulgaris. E giù l'applauso. Che se non altro,serve a scaldare i muscoli intorpiditi dal sonno incombente... (continua)

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