giovedì, ottobre 12, 2006

LUOGHI COMUNI (seconda parte)

(seconda parte del monologo...)
... poi c'è l'attore. Il meschino - l'attore per l'appunto - è quasi sempre un poveraccio, sia che si tratti di persona affermata, sia che si tratti di persona affamata. Primo caso; l'attore è un personaggio affermato. Ciò vuol dire che il meschinazzo ha avuto la colpa di nascere in paese, per cui ora che è affermato ha il dovere morale di partecipare alla conferenza. La storia più o meno avviene così: L'attore affermato dì provincia è quello che praticamente è divenuto famosissimo, (famosissimo in paese ovviamente), grazie alla sua intensa interpretazione (durata tre secondi) in un infimo filmetto, girato da un regista pecoreccio. Nel film il meschinazzo viene inquadrato mentre palpa maldestramente il fondoschiena di una signorina (anche lei per tale interpretazione divenuta una star al proprio paese ) su di un tram. Per gli speciali meriti artistici e culturali, l'attore riceverà l'ambita targa "cocomero di rame” consegnata personalmente dal sindaco al quale vengono pure le lacrime per l'emozione .... Nel caso dell'attore affermato di provincia non vi è altra scelta. Semmai avesse qualche dubbio nell'accettare, gli viene subito ricordato di come tutto il paese l'abbia aiutato nella scalata al successo. Lui, è vero, ricorderà solo le uova marce ed i carciofi lanciatigli dagli amici di paese al suo debutto in un teatrino parrocchiale nel ruolo di Godot in “Aspettando Godot” (spettacolo impegnato di una compagnia teatrale amatoriale con obiettivo la crescita colturale. No, non ho sbagliato parola… proprio colturale. Si perché i membri della compagnia avendo poche repliche l’anno da dover realizzare sono assiduamente impegnati nel ramo della coltivazione diretta. Dietro il teatro hanno messo su un piccolo orticello con cicoria, lattuga e broccoli). Alle prime opposizione dell’attore - memore di quanto accaduto anni prima - gli si ricorda che fu. il sindaco in persona a parlare con il produttore del film grazie all'intervento del politicazzo Tal dei Tali (anche lui compaesano) per riuscire a strappare i famosi tre secondi... Tre secondi che diedero al mondo cinematografico un nuovo mito tale da incenerire tutti i miti hollywoodiani esistenti. Alla fine, come era prevedibile, l'attore accetta. Questo ovviamente vale per l'attore affermato. In più c’è l'attore affamato. L'attore affamato è un altro meschinazzo il quale non è riuscito a fare seriamente il mestiere per cui lo possiamo anche chiamare attore ad ore . Questa essere categoria alla quale fanno parte: mezze maniche di banca, oscuri ragionieri, agenti assicurativi, infermieri, rappresentanti di libri e attori che non lavorano seriamente nel campo da almeno cinque anni . La vera disgrazia per tali soggetti è quella in passato di aver preso parte almeno una volta a: 1) spettacolo teatrale parrocchiale all'età di quindici anni - a tale età non capisci una cippa della vita ed errori di questo tipo li puoi fare, tanto le conseguenze le paghi dopo. 2) spettacolo teatrale liceale - all'età di diciassette anni; accetti già i compromessi, per cui se te lo chiede gentilmente il tuo insegnante di inglese... sempre meglio che vedersi schiaffare un bel due a fine quadrimestre. 3) spettacolo teatrale universitario… all'età di venti, ventuno, ventidue ventitré ventiquattro... oddio a quell'età... vuoi dire che c'è proprio qualcosa che non va. 4) spettacolo teatrale del dopolavoro aziendale - all'età di trentacinque - quarantanni_ non ci sono più speranze... sei proprio rincoglionito. Altra colpa dell'attorazzo in questione è quella di aver cantato, anche per sbaglio, nel cesso (solitamente si canta li, non so perché ), almeno una volta nella vita, preferibilmente in età giovanile ... Detto coi sarebbe niente di grave; la cosa tragica è che voi siete stati ascoltati dalla vostra mammuzza. E' stata la fine. La mammuzza vi ha convinti di avere una voce stupenda; per cui parteciperete a tutte le sagre paesane... La corrida di Scorciavacca... Il festival delle voci nuove di Puntalazzo e similia. Inutile dire che non vince mai, 1'attorazzo. Anche perché in tutta sincerità (e ciò spiegherebbe il cantare in determinati luoghi) ha una voce che fa cagare. Per questa categoria di attori non c'è bisogno di ricatti e pressioni occulte. Ah già! Ci sono anche le pressioni occulte . La famosa loggia massonica di paese alla quale sono iscritti: il messo comunale, il notaio (c'è sempre un notaio in paese), l'anziano professore a cui tutti portano rispetto (c'è sempre un professore anziano a cui tutti portano rispetto), il farmacista ed il colonnello dei carabinieri in pensione. I massoni si ritrovano la sera nei locali del circolo culturale del paese (c'è sempre un circolo culturale in paese...) Occultamente tramano alle spalle del potere costituito (la giunta comunale) per destabilizzare ...Giocando a briscola., zecchinetta e tressette. Il tutto di fronte ad un litrozzo di vino rosso. Un litrozzo? Anche due.... Chiusa parentesi. Per la categoria del1'attorazzo affamato non c'è bisogno di pressioni. Lui è sempre là. Nei momenti che contano non manca mai. Si vocifera addirittura che venuto a conoscenza dell'incontro culturale, 1'attorazzo pernotti in loco almeno un giorno prima - per paura di non trovare il posto in prima fila. Il meschino quasi sempre unisce il suo rango a quello di poetazzo acculturato, per cui alla fine della conferenza l'attore affamato riesce a propinare, a seguito di lucrosa tangente dell'organizzazione, una delle sue oscene poesie. Nessuno si oppone. Dopo due ore di dibattito dormono già tutti, relatori compresi. Ma ci si chiederà: un attore a che serve in una conferenza che riguarda la vita sessuale dei lepidotteri ? Eheh… Si vede che non avete mai preso parte a queste riunioni sociali. Un attore serve sempre. A chi consegnare altrimenti la lettura di quelle belle descrizioni in prosa sulla vita dei lepidotteri? Quella per capirci che fanno pressappoco così: “Pino era intento a prendere l'ultimo sole d'estate quando vide per la prima volta la Gina. La Gina era troppo provocante, e le sue alette troppo piccole per coprire il suo prorompente addome squamoso. A Pino si rizzano subito le antenne” ... e via dicendo. Se non ci fosse lui, l'attorazzo di turno, queste meraviglie non si sarebbero potute leggere. Ed il mondo avrebbe perso qualcosa di altamente poetico. Tralasciando le altre categorie di persone, che solitamente partecipano ai convegni, veniamo subito al punto. Che si fa in tali convegni? Qual è il luogo comune in questione ? Non si fa assolutamente nulla. E del resto cosa si dovrebbe fare ...? L'importante è partecipare, esserci. Che si parli della vita sessuale dei lepidotteri o delle dimensioni dell'organo genitale maschile del gorilla nano poco importa. C'è sempre da dire che questi incontri rivestono un'indubbia funzione sociale. Conciliano gli spiriti sociali. Oddio, conciliano più il sonno, ma fa lo stesso. Si dorme troppo? Bene! Il sonno fa bene. Per il pubblico presente i guai cominciano nel momento in cui, durante gli interventi dei relatori, entra in scena qualche troupe di televisione privata. Anche loro sono una presenza immancabile. Sono lì, pronti; in agguato. Appena si intravede la testa di uno di questi operatori tv è il panico in sala. Già perché prima del blitz degli operatori tv ognuno dei presenti era intento a seguire sonnecchiando il dibattito. Il professore, uno dei tanti, è lì che fa. finta di ascoltare scaccolando a destra e a manca. Il suo naso non è ormai un naso ma i1 traforo del Monte Bianco. Il dito indice della mano sinistra scaccola e scava la narice sinistra, il dito mignolo della mano destra scaccola e scava la narice destra. E' un momento di grande intensità emotiva; tra poco le due dita si incontreranno! Queste sono emozioni vere. Un altro professore legge con indubbio interesse una copia del quotidiano Repubblica. Per la verità non è che legga il giornale, sta osservando con interesse scientifico, non per niente è professore di fisica, le proporzioni abbondanti della velina di turno nell'ultimo numero di Playboy, convenientemente occultato dentro il giornale. Il farmacista ed il messo comunale improvvisano una scopetta. Gli spettatori vicini accettano scommesse per ingannare il tempo: sette a uno per il farmacista con dieci euro di puntata minima. Chi non è impegnato in tali meritorie attività sociali sta dormendo. Nei momenti in cui il relatore pausa si può percepire anche il ronfare distinto del pubblico. Ma il relatore mezzo sordo si rivolgerà all'organizzatore dicendo “Non mi sarei mai aspettato tanto interesse per i lepidotteri. Non sente che mormorio ... C'è curiosità, c'è dialogo”... Ed invece a rovinare la festa ci pensano le telecamere di una emittente televisiva privata. Si sparge la voce. Tutti svegli. L'occhio della telecamera non deve trovarli in quelle condizioni. Di fronte alla telecamera lo spettatore, gli spettatori, tutti insomma sono attentissimi e svegli. Anche per questa volta non si è persi la faccia. Ovviamente deve trattarsi di operatore di emittente televisiva. Perché dico questo; perché una volta un cineamatore volle fare una ripresa privata di una conferenza. Dopo cinque minuti il pubblico se ne accorse. Fu portato di peso fuori dall'auditorio e sodomizzato sul posto. Ed i poveri lepidòtteri, voi direte ? Niente paura. Loro continueranno a "zampettare" come se niente fosse.
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1 commento:

Anonimo ha detto...

Non ero un assiduo frequentatore di questo blog, ma adesso non posso più sottrarmi alla voglia di leggere quello che scrivi. Così, ogni volta che mi è data la possibilità, corro qui per leggere. Sono tantissimi i blog che fanno "disinformazione", ma sono pochi quelli che riescono ad attrarmi in questo modo..