martedì, ottobre 10, 2006

…DIECI CONSIGLI ALLO SPETTATORE

(Questa pagina fa parte della brochure di sala consegnata agli spettatori in occasione di spettacoli scritti e diretti dal sottoscritto e andati in scena nei teatri catanesi nel 2004) 1) Il teatro è un evento unico ed irripetibile. Tienilo a mente. Se tu volessi assistere alla stesso spettacolo in due giorni differenti… vedresti due spettacoli differenti (tu non sei uguale a ciò che eri il giorno precedente e così è per gli attori (sembra un paradosso ma è così). 2) Hai pagato un biglietto: pretendi sempre di più da ciò che vedi. Facciamo ormai troppe cose meccanicamente da non capire quali sono i nostri diritti ed i nostri doveri. Il pubblico – quando sa essere pubblico – ha sempre ragione. 3) Per poter pretendere devi saperne di più. Studia, leggi, conosci, comprendi… Un quadro cubista può non attrarti pienamente se non hai gli strumenti per intenderlo. E non dire: “Non mi piace” soltanto perché non hai capito, non lo conosci o peggio perché ai più non è piaciuto. Non sei in un gregge. 4) Allarga gli orizzonti del tuo senso del gusto. L’abitudine è un vizio che può portare all’incomprensione e al dissenso. 5) Il teatro nasce per parlare a tutti… se tutti hanno voglia di ascoltare. 6) Quando vai a teatro cerca di dimenticare tutto il resto, il teatro non è uno spot. Non deve farti capire tutto in sette secondi. Il teatro ha quasi sempre più livelli di messaggio (superficiale e più profondo) Penserai dopo alle bollette da pagare o al lavoro che non va come vorresti. Alza tutti i livelli di attenzione e concentrazione. 7) Fai che i tuoi cinque sensi siano tutti ben svegli ed attivi. È faticoso ma il teatro non è soddisfazione di un piacere. O perlomeno, non soltanto. 8) Non sempre la comunicazione teatrale è logica. Impara a guardare oltre. Comincia a “sentire” oltre che capire; il teatro può toccare la tua sfera emotiva, lascialo fare. Anzi aiutalo. 9) Non applaudire a tutto ciò che vedi, e comunque…non sei in televisione. Anzi dimenticati della televisione quando sei a teatro. Impara a distinguere. I tempi di comunicazione di un messaggio teatrale non possono e non devono essere gli stessi di un messaggio televisivo. Ricordati che se il mondo dovesse tornare – per qualsiasi motivo – al tempo delle clave e delle pietre… il teatro ci sarebbe ancora, la televisione no. Il teatro ci sarà sempre, fino a quando esisterà l’uomo (che lui lo voglia o no) 10) Vai a teatro soltanto se senti che potrai anche soffrire. Quando esci da un teatro impara a non far scivolare via le sensazioni provate, a non cancellare tutto come se niente fosse successo. Qualcosa è successo: portalo con te nella tua valigia delle emozioni. Ti servirà.
Antonio Caruso
prossimamente... un nuovo post di opinioni personali sul teatro e sull’attore…
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1 commento:

Anonimo ha detto...

mi sn permessa di copiare e incollare qust grande lezione di teatro e, perchè no,anche di vita sul mio blog per ricordare a tutti qunt sia importante guardare uno spettacolo e qunt qust'ultimo c possa insegnare e nn sl farci ridere(cn superficialità)..sai a cs m riferisco!!Baci la vostra fedele allieva Cristina Brischetto.Grazie!!Vvb