mercoledì, ottobre 04, 2006

L'OPINIONE: ADESSO BASTA!

Adesso basta! Per strada... in tv... su internet... mi risulta evidente che esiste un solo mezzo per vivere tranquilli: Diventare tutti imbecilli. E forse è poco... occorre anche essere ignoranti, incolti, superficiali, pressappochisti, citrulli, opportunisti, menefreghisti... Cercate di non pensare cose intelligenti... anzi non pensate. Una volta – anni luce fa – esisteva un elemento importante per qualificarti in un contesto sociale: la capacità di saper fare qualcosa. Oggi tiri un sospiro di sollievo se fai finta di non saper fare nulla. Se poi realmente non sai fare nulla è meglio. La tv è cambiata, questo si era capito. È il progresso. E' cambiata da quando sono nate le tv commerciali. Che hanno arricchito l'offerta – questo dicono i sapienti. Vista l'offerta, sarei curioso di conoscere la domanda, e soprattutto il domandante. Se provi a prendertela con la tv, i telecomandanti ti rispondono che la tv è figlia del popolo. “È la gente a volere tutto questo... noi ci limitiamo a darglielo”. Sono anni che i telecomandanti ci rispondono così. Ormai è talmente dato tutto per scontato che sono riusciti a cambiare la società senza ammetterlo. E tu lì zitto... perché se la gente vuole questo non puoi ribellarti; in fondo c'è una democrazia. Molto in fondo. E non puoi dire nulla nemmeno sulle intelligenze che costruiscono quella tv che tanto ti urta, perché ti sentiresti rispondere che quella tv piace ai più – vedi indici di ascolto - ed ha creato tanti posti di lavoro... Prova tu a dire a tutti quegli onesti lavoratori del settore che devono tornare a casa perché il prodotto ha superato i test di stupidità. È vero, questo modo di fare tv ha creato tanti posti di lavoro. Il prezzo però è alto. Aver rincitrullito un bel po' di persone. E adesso chi paga per i tanti cervelli distrutti. E se facessimo come quando si attaccarono le multinazionali del tabacco...? Sembrava impossibile colpirle, eppure... Attacchiamo le grandi imprese della comunicazione televisiva... Prendiamo un ragazzo medio o una ragazza media... (di quelli per intenderci che vestono solo prodotti pubblicizzati, di quelli che sognano di fare il provino per diventare veline, valletti, schedine, letterine, quelli o quelle che guardano programmi come Amici, la Pupa ed il Secchione, il Grande fratello, Uomini e Donne... e che soprattutto pensano e parlano come i protagonisti di quelle trasmissioni... gente che parla per stereotipi e pensa per stereotipi ma non sa cosa siano gli stereotipi - se glielo domandi ti rispondono che trattasi di hi-fi personalizzati o di anabolizzanti) ... Ecco prendiamo questi elementi li portiamo al cospetto dei telecomandanti e chiediamo un risarcimento milionario – di euro - per danni irreperabili al cervello. Bah?! Mentre rifletto su ciò mi sorge un domanda insidiosa: vuoi vedere che non dovrei dire queste cose perché se non ci fosse il commercio, il prodotto, la domanda e l'offerta, la produttività, gli sponsor...io non avrei potuto scrivere su di un blog perché non ci sarebbe stato il blog? Anche il blog, è figlio di... pro...gresso. Ma porc ! Allora non c'è speranza. Forse si. Ma sarà una battaglia lenta, di fronte l'un contro l'altro armati: da una parte, il piccolo Davide figlio della meritocrazia (perdonate la parolaccia), figlio di genitori che si sono fatti un mazzo per farlo studiare, figlio della gavetta... figlio dell'etica (parolaccia peggiore della meritocrazia) e dell'onestà (si è nascosta per paura, ma respira ancora) e soprattutto figlio del buon senso (latitante da parecchi anni) con le sue povere armi e dall’altra il Golia alto, fusto – anzi fustino (è sponsorizzato da note ditte di saponi da bucato), abbronzato al sole dell'isola dei famosi (o di una lampada solare, tanto è lo stesso), figlio degli anabolizzanti, dei genitori traffichini che hanno spiegato al loro figlio che prima di tutto nella vita contano i soldi. Quelli che gli hanno detto “...se non sai fare nulla... non preoccuparti: cerca di apparire come qualcuno che sa fare qualcosa, nessuno si accorgerà di nulla”. Armi terribili. E' come immaginare un combattimento tra mazze chiodate e bazooka. Ma noi cominceremo ad affilare le nostre povere armi. Primo passo di questa battaglia: stilare un elenco di basta. Tutto ciò che non ci sta più bene.
Tanto per cominciare... 1) Basta con la stupidità gratuita in tv. Le televisioni commerciali devono inserire in palinsesto uno spot di cinque secondi ogni '30 minuti con il primo piano di un tizio che dice con tono da rimprovero: siete sicuri di voler vedere queste scemenze?! La domanda dev'essere posta come domanda retorica, ovviamente. 2) Basta con i ragazzi e le ragazze teledipendenti. Lo Stato s'impegnerà a finanziare un ciclo di cure mediche con pulizia del cervello compresa. Certo, la pulizia del cervello potrebbe danneggiare anche informazioni importanti del soggetto... ma meglio il vuoto pneumatico che il vuoto televisivo. 3) Basta con i cachet elevati per i signori della tv. Con 1\10 dei loro guadagni si aiuterebbero concretamente i paesi poveri del terzo mondo (senza più essere costretti a inviare alimenti e medicinali scaduti o litri inutili di acqua minerale...) 4) Basta con gli stipendi ai politici. Chi vuol fare politica la può fare gratis... se ci tiene tanto. In ogni caso continuerebbe a guadagnare con quello che è il proprio lavoro (fare politica dovrebbe essere una passione e non una professione). 5) Basta con le trasmissioni televisive, le scuole private, i pseudo-grandi maestri che ti esortano ad entrare nel mondo dello spettacolo, facendoti capire che in fondo è facile. Ormai l'Italia, storicamente, paese di poeti, navigatori e santi, è diventata un paese di cantanti, attori e ballerini. L'uomo medio osservando la tv pensa: se quello fa il cretino, lo posso fare anche io. Selezione durissima per tutti coloro che si ostineranno a voler entrare nel mondo dello spettacolo. La selezione prevede: dieci anni di teatro in provincia in ruoli da comparsa a mezzo stipendio – prove gratis – e senza pronunciare battuta; nessuna apparizione in tv, se non in quei canali regionali tipo: teleradiomortadella e video tortello (non sono nemmeno sul satellite, Tiè!). Nessuna apparizione pubblica in luoghi frequentati da vip. E' ammessa la presenza in recital nei comuni dell'entroterra per partecipare alla sagra della salsiccia al ceppo, alla sagra del cotechino e al festival delle voci nuove di Passopisciaro (contrada di un paese etneo). 6) Basta con i calciatori accompagnati da belle donne – solo perché hanno i soldi. Obbligo delle società di calcio – oltre a calmierare lo stipendio dei giocatori con contratti che non superino il limite imposto ai contratti per operai del petrolchimico, delle raffinerie e similia (anche loro ad una certa età devono smettere – motivi di salute, vedi veleni respirati) – sarà quello alla firma del contratto di affiancare all'atleta una donna di medio-bassa bellezza, con conto corrente rosso o al limite. 7) Basta con le raccomandazioni… ops, volevo dire le segnalazioni (dicono sia più elegante) 8) Basta col presenzialismo televisivo: in tv ci si dovrà andare soltanto per dire cose riconosciute da una qualificata commissione di esperti come cose profondamente intelligenti….che so… la scomposizione dell’atomo, un trattato di estetica, dissertazioni sulla semiotica ed altre prelibatezze. 9) Basta con il riciclo di personaggi famosi che devono ancora pagare i delitti di ogni genere commessi nei confronti della società civile. Divieto assoluto di farsi vedere ovunque, anche alle sagre segnate al punto 5. 10) Basta con gli approfittatori, gli opportunisti, gli arrivisti… 11) Basta con l’aiuto ai giovani. A furia di aiutarli e spianare la strada, i giovani non sanno più nemmeno deambulare. 12) Basta con i falsi amici, che appena ti volti le spalle ti pugnalano non si sa perché. … L’elenco è praticamente infinito (provate voi ad ampliarlo)
BlogItalia.iti film di oggi in TV a cura di Filmagenda:

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